Data: Venerdì 16 dicembre 2022
In presenza: presso l’Auditorium Banca Stato, via H. Guisan 5, Bellinzona
Online: via Zoom
Orario: 8:30 – 17:20
Costo: Fr.80.- / Fr.60.- (membri SO-PSY, Fondaz. Alaya e studenti)
Riconoscimento crediti: SSPP 7
Per iscriversi: www.fondazionealaya.ch/iscrizione
(entro il 12 dicembre)
Informazioni: lafondazionealaya@gmail.com
organizzato da:
RELATORI
Prof. Dr méd. Daniele Zullino | Tania Re, Ph.D | ||
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Responsabile della Clinica delle |
Antropologa medico, psicoterapeuta della Gestalt, terapista complementare. |
Documentario
DESCENDING THE MOUNTAIN
Una storia di funghi e meditazione
Cosa succede quando si somministrano psichedelici a monaci zen esperti? Un neuroscienziato e un maestro zen conducono un esperimento in doppio cieco su una montagna Svizzera. Il loro obiettivo: esaminare la natura della coscienza.
“Se approcciate con rispetto e in buone condizioni, queste sostanze hanno il potere di facilitare la vera esperienza mistica spirituale profonda”- ‘Descending the Mountain’.
L’ultimo giorno di un ritiro di 5 giorni, a un gruppo di monaci zen – che non hanno mai usato psichedelici prima – viene data una droga psichedelica; il secondo gruppo riceve un placebo. Le esperienze mistiche sono indotte attraverso una combinazione di meditazione profonda e psilocibina, un composto psicoattivo presente nei funghi magici.
Questo esperimento scientifico, che è stato pubblicato sulla rivista Nature nel 2020, potrebbe essere in grado di stemperare la controversia che per troppo tempo ha offuscato la ricerca scientifica sugli psichedelici.
Lo scienziato Franz Vollenweider e il maestro zen Vanja Palmers ci suggeriscono come integrare il misticismo nella nostra vita quotidiana.
Lasciandosi alle spalle le immagini iconiche degli anni ‘60, la regista Maartje Nevejan esprime con l’animazione, il suono e l’arte visiva A.I. una visione contemporanea dell’esperienza mistica dell’unione con la natura.
‘Descending the Mountain’ ci mostra come gli psichedelici potrebbero migliorare la salute mentale e rafforzare la nostra connessione con l’ambiente.